Celtites epolensis, Mojsisovics, 1882
publication ID |
https://doi.org/ 10.4081/nhs.2023.610 |
DOI |
https://doi.org/10.5281/zenodo.12822562 |
persistent identifier |
https://treatment.plazi.org/id/955A2B6A-5D39-FFDD-020B-FEF018ADFE41 |
treatment provided by |
Felipe |
scientific name |
Celtites epolensis |
status |
|
Specie tipo: Celtites epolensis Mojsisovics 1882
“ Celtites ” taramellii Airaghi 1912
Fig. 1a View Fig ; Fig. 2 View Fig a-c
1912 Celtites Taramellii Airaghi, p. 11, tav. 3, fig.
6.
Locus typicus: Tre Fontane ( Airaghi, 1912b: 3).
Stratum typicum: Formazione di Besano ( Airaghi, 1912b: 3).
Diagnosi originale (da Airaghi 1912b: 16): “È una specie compressa, discoidale, con un dorso quasi uniformemente convesso e privo di carena, coi fianchi forniti da coste alquanto sviluppate e numerose, 26 in un sol giro, e tutte quante rivolte molto all’avanti. Queste coste incominciano lungo il margine ombelicale da un piccolo nodo e attraversano il fianco terminando al margine dorsale talora in un altro nodo molto più piccolo”.
Descrizione: Questa forma con avvolgimento evoluto mostra sezione del giro subquadrata. La parete ombelicale è molto bassa e subverticale, distinta da uno scalino più o meno netto dalla superficie laterale del giro, che è piatta, parallela al piano di avvolgimento. Le coste proverse, nascono sul bordo ombelicale con un nodo arrotondato un po’ arretrato rispetto alla costa, e raggiungono il bordo marginale terminando con un piccolo nodo che si allunga leggermente oltre la spalla marginale, nell’area ventrale. L’esemplare incompleto reca 13 coste in mezzo giro (Airaghi ne riportava 26 in un giro completo). Nello spazio intermedio tra le coste, sono presenti lievi accenni a costicine secondarie più proverse delle coste principali. Il margine è angoloso, poco arrotondato, e forma colla superficie ventrale un angolo di 90°. Il ventre è piano, poco convesso, privo di carena. Sulla porzione più esterna conservata dell’ultimo giro le coste laterali divengono più sporgenti e massive, senza tubercoli visibili.
Discussione: L’attribuzione di questa forma, come delle altre forme simili descritte da Airaghi 1912b, al genere Celtites è probabilmente da rivedere. La specie tipo Celtites epolensis Mojsisovics, 1882 ha sezione del giro più ovale, il passaggio tra l’area ventrale e i fianchi non è marcato da spalla angolosa, le coste sono più fitte e sottili senza forti tubercoli ombelicali. Rieber (1973) propone di riunire le varie specie di Celtites presenti nella Formazione di Besano sotto un’unica specie con grande variabilità infraspecifica. Tuttavia al momento la documentazione paleontologica di queste forme, di cui si conosce assai poco la linea di sutura, non sembra sufficiente per prendere una decisione in merito. Airaghi (1912b: 11) avvicina la presente specie a Celtites evolutus Salomon, 1895. Anche se la forma generale e il grado di evoluzione di quest’ultima specie è molto simile a C. taramellii, la forma di Salomon rimane ben distinta soprattutto per la sezione dei giri più arrotondata e le coste più massive e semplici.
No known copyright restrictions apply. See Agosti, D., Egloff, W., 2009. Taxonomic information exchange and copyright: the Plazi approach. BMC Research Notes 2009, 2:53 for further explanation.
Kingdom |
|
Phylum |
|
Class |
|
Order |
|
Family |
|
Genus |