Gazania

Buldrini, Fabrizio, Gentilini, Matteo, Bruni, Cinzia, Santini, Claudio, Alessandrini, Alessandro & Bosi, Giovanna, 2020, Flora vascolare spontanea della città di Modena: analisi del centro storico, Natural History Sciences 7 (1), pp. 3-56 : 47-48

publication ID

https://doi.org/ 10.4081/nhs.2020.443

DOI

https://doi.org/10.5281/zenodo.14037862

persistent identifier

https://treatment.plazi.org/id/614487E3-4C57-F843-FC91-FA23962DFC18

treatment provided by

Felipe

scientific name

Gazania
status

 

Gazania View in CoL Hybrida Group

– H scap, Coltivata; ACC –Neofita, casuale nell’area indagata; euri-urbanofila.

Via San Giovanni del Cantone, Via San Martino.

Entità nuova per la flora d’Italia (le fotografie digitali sono disponibili presso gli autori). Una dozzina d’individui molto giovani, ridotti a poche foglie basali; solo in Via San Giovanni del Cantone l’esposizione più soleggiata permise lo sviluppo delle foglie tipiche degl’individui maturi, profondamente lobate, e di un capolino, poi non apertosi. Osservata fiorita ai piedi di un muro in periferia di Modena a ottobre 2016; la pianta resisté all’inverno, ma scomparve all’inizio di giugno dell’anno seguente per una pulizia della vegetazione spontanea lungo il marciapiede. Gli esemplari censiti avevano foglie coriacee lucide, verde scuro, con picciolo lungo e lamina decorrente, oblanceolate quelle basali, pennato-partite o pennato-sette le altre, debolmente ragnatelose sulla pagina superiore e bianco-feltrose su quella inferiore; peduncolo fiorale con peluria sparsa cigliato-ragnatelosa; ricettacolo sub-circolare a base tronca, con 2 serie di squame interne strette, oblunghe, triangolari, acutissime, con margini scariosi, e 1 serie di squame esterne in tutto simili alle precedenti, ma con margini cigliati; capolino unico, con fiori ligulati giallo intenso, con una macchia bruno scuro alla base e una banda rosso-brunastra sulla faccia esterna dei petali, e fiori tubulosi giallo intenso. I caratteri sopra detti paiono intermedi fra quelli di G. ciliaris DC. , G. jurineifolia DC. e G. linearis (Thunb.) Druce ( Magee et al., 2011) ; al momento però è impossibile risalire con esattezza alle specie da cui la cultivar è stata ottenuta.

Varie specie di questo genere, coltivate per ornamento, in diverse regioni sono state osservate quali neofite casuali o già nelle prime fasi del processo di naturalizzazione; si conoscono popolazioni sub-spontanee di G. linearis in Toscana, Molise, Puglia, Calabria e Sardegna (presenza dubbia) e di G. rigens (L.) Gaertn. in Trentino-Alto Adige, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna ( De Natale & Strumia, 2007; Celesti-Grapow et al., 2009, 2010; Faggi, 2017; Galasso et al., 2018a, 2019b). Le piante osservate a Modena forse derivano da disseminazione a opera d’individui mantenuti in vaso, benché non si possano escludere a priori altre forme di propagazione, come il trasporto accidentale di semi da qualche vivaio.

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