Prosoponotha brasiliensis, Pace, 2007

Pace, Roberto, 2007, Nuovi dati faunistici e tassonomici su specie di Aleocharinae del Sudamerica delle tribù Gyrophaenini, Placusini, Diestotini, Homalotini, Bolitocharini, Paglini e Falagriini (Coleoptera, Staphylinidae), Beiträge Zur Entomologie = Contributions to Entomology 57 (1), pp. 211-239 : 223-227

publication ID

https://doi.org/ 10.21248/contrib.entomol.57.1.211-239

persistent identifier

https://treatment.plazi.org/id/55699701-FFD9-FFD1-FEF7-CAFCFB8AFE01

treatment provided by

Felipe

scientific name

Prosoponotha brasiliensis
status

 

BOLITOCHARINI View in CoL

Prosoponotha brasiliensis n. sp.

( Figg. 55-58 View Figg )

Materiale tipico: Holotypus ♂, Nova Teutonia, VII.1959, leg. Plaumann ( ZMHB) .

Descrizione: Lunghezza 1,8 mm. Corpo lucido e giallo-rossiccio; antenne brune con i tre antennomeri basali e l’undicesimo giallo-rossicci; zampe giallo-rossicce. Il capo è privo di punteggiatura, granulosità e reticolazione. La granulosità del pronoto e delle elitre è molto superficiale, quella dell’addome è saliente solo lungo il margine posteriore di ciascun urotergo libero. La reticolazione del pronoto manca, quella delle elitre è superficiale e quella dell’addome è evidente. Il quinto urotergo libero del maschio ha tre tubercoli allungati distribuiti come da fig. 55. Il margine posteriore del sesto urotergo libero del maschio ha sei lobi di modesta lunghezza tra due corte spine laterali. Edeago figg. 56-57, labio con palpo mascellare fig. 58.

Comparazioni: Per la forma dell’edeago, la nuova specie è simile a P. P osornensis PACE, 2000 , del Cile, ma nella nuova specie l’apice distale dell’edeago è strettissimo (di media larghezza in osornensis )) e l’armatura genitale interna dell’edeago è lunghissima e robusta nella nuova specie, mentre è corta ed esile in osornensis .

Dispachyglossa n. gen.

( Figg. 59-63 View Figg )

Diagnosi: Il nuovo genere è affine al genere Bolitochara MANNERHEIM, 1830 , perché presenta tre articoli dei palpi labiali, il mesosterno carenato e spermateca di forma simile. Se ne distingue per la ligula più lunga e soprattutto per essere fortemente sclerificata (membranosa in Bolitochara ) tanto da avere colore bruno. Ciò indica che è occupata probabilmente una nicchia ecologica differente da quella di Bolitochara .

Descrizione: Habitus simile a quello di Bolitochara ; tempie non marginate, palpi labiali di 3 articoli; ligula fortemente sclerificata e bruna, divisa all’apice fig. 61; paraglosse sporgenti in avanti; mento trapezoidale con margine anteriore arcuato all’indietro, fig. 63; palpi mascellari di 4 articoli, fig. 62; processo mesosternale acuto e carenato; mesocoxe contigue; formula tarsale 4- 4-5; primo metatarsomero lungo quanto i 2 tarsomeri seguenti riuniti; spermateca fig. 60.

Typus generis: Dispachyglossa elegans n. sp.

Etimologia: Il nome del nuovo genere significa «Lingua due volte spessa», dal greco antico δίς = due volte, παχύς = spessa e γλώσσα = lingua.

Dispachyglossa elegans n. sp.

( Figg. 59-63 View Figg )

Materiale tipico: Holotypus ♀, località illeggibile: ( ZMHB) .

Paratypus: 1 ♀, stessa provenienza.

Descrizione: Lunghezza 4 mm. Corpo lucidissimo e giallo-rossiccio con capo e quarto urotergo libero bruno-rossicci; antenne bruno-rossicce con i tre antennomeri basali rossicci; zampe giallorossicce. La punteggiatura del capo è doppia, composta di punti fini e di punti forti assai ben visibili. La punteggiatura del pronoto è superficiale, quella delle elitre è forte. Una evidente granulosità copre l’addome, tranne nel fondo dei solchi trasversi basali degli uroterghi che sono nettamente punteggiati. Il corpo è privo di reticolazione, tranne che sul sesto urotergo libero del maschio dove è molto trasversa e superficiale. Il pronoto presenta una debole fossetta mediana posteriore. Spermateca fig. 60.

Etimologia: Yl nome della nuova specie significa «Elegante ».

Thecturota maculata n. sp.

( Figg. 65-66 View Figg )

Materiale tipico: Holotypus ♀, Brasilien, Sta. Catharina, vor 1930, leg. W. Ehrhardt ( ZMHB) .

Descrizione: Lunghezza 1,6 mm. Corpo lucido e giallo con capo rossiccio, elitre bruno-rossicce con base giallo-bruna, quarto urotergo libero con una gran macchia bruna mediana; antenne bruno-rossicce con i due antennomeri basali e l’undicesimo giallo-rossicci; zampe gialle. La punteggiatura del capo è superficiale e rada, quella delle elitre è ben visibile. La granulosità del pronoto e dell’addome è fine e poco evidente. La reticolazione del capo è molto superficiale, quella del pronoto è evidente, quella delle elitre è superficiale e quella dell’addome manca. Il quinto urotergo libero della femmina ha un’impressione basale profonda coperta di punteggiatura forte. Spermateca fig. 66.

Comparazioni: La nuova specie è distinta da T. cordillerana (BERNHAUER,, 1921), dell’Argentina, di cui ho esaminato l’holotypus ♀, oltre che per la presenza di una macchia bruna dell’addome (assente in cordillerana ), per la forma della spermateca. Questa nella nuova specie ha la porzione prossimale stretta, mentre è larga in cordillerana .

Etimologia: Il nome della nuova specie significa « Macchiata», a motivo della macchia bruna dell’addome.

Habramicrada n. gen.

( Figg. 67-71 View Figg )

Diagnosi: Habitus e spermateca simili a quelli di Paroxypodinus CAMERON, 1933 , del Borneo, ma palpi labiali di tre articoli (quattro in Paroxypodinus )) e ligula intera e stretta (larga e divisa all’estremità apicale in Paroxypodinus )).

Descrizione: Corpo minutissimo da 1,07 a 1,35 mm e poco convesso; pronoto più ristretto in avanti che all’indietro, addome a lati paralleli; tempie fortemente marginate; palpi labiali di 3 articoli di cui il secondo assai breve, fig. 69; ligula intera e stretta fig. 69, paraglosse sporgenti in avanti; mento trapezoidale con margine anteriore debolmente arcuato, fig. 71; palpi mascellari di 4 articoli, fig. 70; processo mesosternale acuto e non carenato; mesocoxe contigue; formula tarsale 4-4-5; primo metatarsomero lungo quanto il seguente; spermateca con porzione prossimale avvolta in spire, figg. 68, 75, 80.

Typus generis: Habramicrada boliviensis n. sp.

Etimologia: Il nome del nuovo genere significa « Piccolissimo fastidio grazioso» dal greco antico άβρός = grazioso, µΙΚρός = piccolo e άδΟς = fastidio. Il fastidio deriva dalla difficoltà nel dissezionare esemplari di taglia piccolissima come quelli delle specie attribuite a questo genere.

Habramicrada boliviensis n. sp.

( Figg. 67-71 View Figg )

Materiale tipico: Holotypus ♀, Bolivien, Sta. Cruz, leg. H. Franz ( NMW) .

Descrizione: Lunghezza 1,16 mm. Corpo lucido e giallo-rossiccio chiaro con tre quarti posteriori delle elitre e quarto urotergo libero bruni; antenne brune con i due antennomeri basali e l’undicesimo giallo-rossicci; zampe gialle. La punteggiatura del capo è fine. La granulosità del pronoto e delle elitre è superficiale. La reticolazione del capo e del pronoto manca, quella delle elitre è ben visibile. Spermateca fig. 68.

Comparazioni: La nuova specie si distingue dalle altre specie essenzialmente per la forma della spermateca che presenta la porzione prossimale avvolta in una spira e mezzo.

Habramicrada anularis n. sp.

( Figg. 72-75 View Figg )

Materiale tipico: Holotypus ♂, Brasilien, Para, Umg. Belem, leg. H. Franz ( NMW) .

Paratypus: 1 ♀, stessa provenienza.

Materiale tipico: Lunghezza 1,1 mm. Corpo lucido e giallo-rossiccio chiaro con elitre, tranne agli omeri, e quarto urotergo libero bruni; antenne brune con i tre antennomeri basali e i tre terminali gialli; zampe gialle. La punteggiatura del capo è ben visibile, quella del pronoto è superficiale. La granulosità delle elitre è evanescente e quella dell’addome è evidente. Il corpo è privo di reticolazione tranne sulle elitre dove la reticolazione è superficiale. Edeago figg. 73-74, spermateca fig. 75.

Comparazioni: La nuova specie si distingue dalle altre specie qui descritte essenzialmente per la forma della spermateca che presenta la porzione prossimale avvolta in numerose spire aggrovigliate.

Etimologia: Il nome della nuova specie significa «Anulare », dalla fascia o anello bruno dell’addome.

Habramicrada peruviana n. sp.

( Figg. 76-78 View Figg )

Materiale tipico: Holotypus ♂, Peru, Umg. Tarapoto, leg. H. Franz ( NMW) .

Descrizione: Lunghezza 1,35 mm. Corpo lucido e giallo-rossiccio con elitre e addome brunorossicci; antenne bruno-rossicce con i quattro antennomeri basali giallo-rossicci; zampe giallorossicce con femori oscurati di bruno. La punteggiatura del capo è ben visibile, quella del pronoto manca. La granulosità delle elitre è fine, quella dell’addome è poco saliente. Il corpo è privo di reticolazione, tranne sulle elitre dove è ben visibile. Edeago figg. 77-78.

Comparazioni: A motivo della taglia corporea maggiore e per la forma dell’edeago, la nuova specie è distinta dalle altre specie qui descritte.

Etimologia: Yl nome della nuova specie significa « Del Perù ».

Habramicrada incaica n. sp.

( Figg. 79-80 View Figg )

Materiale tipico: Holotypus ♀, Peru, Umg. Tarapoto, leg. H. Franz ( NMW) .

Descrizione: Lunghezza 1,07 mm. Corpo lucido e giallo-rossiccio con metà posteriore delle elitre e quarto urotergo libero giallo-bruni; antenne brune con i due antennomeri basali e l’undicesimo gialli; zampe gialle. La punteggiatura del capo è superficiale, quella del pronoto è assai superficiale. La granulosità delle elitre è poco visibile. Una reticolazione superficiale si trova solo sulle elitre, sul resto del corpo la reticolazione manca.

Comparazioni: La nuova specie presenta una minuscola spermateca con porzione prossimale avvolta in una spira e mezzo e una taglia corporea ridottissima. Per questi caratteri è distinta dalle specie qui descritte.

Etimologia: Yl nome della nuova specie significa « Degli Incas », antico popolo del Perù.

NMW

Naturhistorisches Museum, Wien

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