Typhloreicheia belloi, Magrini & I- & E., 2011
publication ID |
https://doi.org/ 10.5962/bhl.part.117813 |
persistent identifier |
https://treatment.plazi.org/id/CC6D87D7-FFC5-BC67-18EF-FBC29153FEBD |
treatment provided by |
Carolina |
scientific name |
Typhloreicheia belloi |
status |
sp. nov. |
Typhloreicheia belloi View in CoL sp. n.
HOLOTYPUS: Ƌ, Sicilia, Monte Sparagio (Trapani), m 550 s.l.m., 16.III.2008, leg. C. Baviera e C. Bellò, MZC .
PARATYPI: 6 ƋƋ e 10 ♀♀: 1 ♀, Castello di Baida , Monte Sparagio (Trapani), m 300 s.l.m., 16.III.2008, leg. C. Baviera e C. Bellò, MHNG. – 1 Ƌ, Castello di Baida, Monte Sparagio (Trapani), m 300 s.l.m., 16.III.2009, leg. P. Magrini, CM. – 1 Ƌ e 2 ♀♀, Monte Sparagio (Trapani), m 420 s.l.m., 16.III.2009, leg. P. Magrini, CM. – 1 Ƌ, Monte Sparagio (Trapani), m 420 s.l.m., 16.III.2009, leg. P. Magrini, CB. – 1 Ƌ, Purgatorio (Custonaci, Trapani), m 300 s.l.m., 17.III.2009, leg. A. Degiovanni, CM. – 1 Ƌ, 4 ♀♀, Purgatorio (Custonaci, Trapani), m 300 s.l.m., 17.III.2009, leg. A. Degiovanni, CD. – 1 ♀, Castello di Baida, Monte Sparagio (Trapani), m 300 s.l.m., 16.III.2009, leg. P. Magrini, CBA. – 1 ♀, Monte Sparagio (Trapani), m 420 s.l.m., 16.III.2009, leg. P. Magrini, CBU. – 1 Ƌ, Monte Sparagio (Trapani), m 400 s.l.m., 20.III.2009, leg. A. Degiovanni, CD. – 1 ♀, Monte Sparagio (Trapani), m 420 s.l.m., 16.III.2010, leg. P. Magrini, CP .
DIAGNOSI E DESCRIZIONE: Una Typhloreicheia di dimensioni medio-piccole, convessa, di aspetto robusto e di colore rossiccio scuro uniforme; tegumenti lucidi, con microscultura a maglie poligonali ben evidente su tutto il corpo e in particolare su capo e pronoto (fig. 1).
Capo di normali dimensioni, molto più stretto del torace, larghezza massima al rigonfiamento temporale; tempie moderatamente convesse, glabre; solchi frontali larghi, profondi e molto allungati, divergenti solo posteriormente; occhi totalmente assenti. Clipeo ampio e convesso, con la zona mediana del margine anteriore subretti-
FIG. 1 Typhloreicheia belloi n. sp., di Monte Sparagio (Trapani), holotypus Ƌ, ( MZC): habitus .
linea, rilevato in carena solo all'apice. Labbro superiore con margine distale festonato e con cinque setole marginali. Mandibole falcate. Chetotassi cefalica senza particolarità di rilievo, ma con setole molto lunghe.
Antenne lunghe e piuttosto gracili. Primo articolo antennale cilindrico; secondo decisamente allungato, poco più lungo del terzo e del quarto presi insieme, questi ultimi più sottili dei seguenti; gli articoli dal quinto al decimo subsferici e moniliformi; undicesimo in corto ovale.
Pronoto tanto largo quanto lungo, discretamente allargato nella porzione basale; lati regolarmente arcuati; angoli anteriori piccoli, acuti, appuntiti e appena salienti, margine anteriore leggermente convesso o lineare, distintamente crenellato; doccia marginale sottile e regolare; peduncolo allungato; due setole marginali per ogni lato, distanziate dal margine esterno della doccia; l’anteriore a livello del primo quinto, la posteriore a livello del terzo quinto.
Elitre convesse, in corto ovale, con margini anteriore e posteriore larghi e piuttosto squadrati, omeri ampiamente arrotondati; margine basale delle elitre subrettilineo; doccia marginale ampia e regolare, con denticoli omerali poco sporgenti, ben evidenti solo nella prima metà dell’elitra; apice elitrale arrotondato. Larghezza
FIGG. 2-5
Typhloreicheia belloi n. sp. Holotypus. (2) Edeago in visione laterale. (3) Edeago in visione ventrale. (4) Urite. (5) Parameri.
massima delle due elitre alla metà o poco dopo. Strie profonde, grossolanamente e irregolarmente punteggiate, svanite all'apice; interstrie convesse. Setole discali presenti in serie su tutte le interstrie, escluse la prima e l'ottava. Setola basale presente, come la preapicale e le apicali; setole marginali della serie ombelicata come nelle specie congeneri.
Zampe di media lunghezza; le tre spine delle protibie robuste.
Edeago molto arcuato, privo di lamella copulatrice, con apice largo, spatoliforme, ampiamente arrotondato all’apice (figg. 2 e 17-20). Vescicola setifera fortemente pigmentata sul lato ventrale e prossimale, con cordoni di spine disposti in fasci paralleli e piccoli fasci arcuati nella zona apicale della vescicola. Edeago in visione ventrale inclinato a sinistra (fig. 3). Urite IX largo e ovale (fig. 4). Parameri normalmente conformati, forniti di due grandi setole, poco allungate (fig. 5).
LOCALITÀ TIPICA: Sicilia, Monte Sparagio (Trapani).
DERIVATIO NOMINIS: Dedichiamo con piacere il nuovo taxon all’amico Cesare
Bellò di Castelfranco Veneto (TV), appassionato e competente specialista di Peritelini
FIG. 6
Typhloreicheia praecox (Schaum, 1857) , di Monte Pellegrino (Palermo) topotypus, (MSNG), habitus.
( Curculionidae ), a cui va il merito di aver individuato il magnifico sito del Monte Sparagio, un lembo di Sicilia ancora ben conservato, dove abbiamo raccolto i primi esemplari di questa nuova entità.
AFFINITÀ E NOTE COMPARATIVE: La nuova specie si interpone, nell’ambito del gruppo praecox, fra l’areale di Typhloreicheia praecox (Schaum, 1857) del Monte Pellegrino (Palermo) e quello di Typhloreicheia doderoana Casale, 1985 , del Monte San Giuliano a (Trapani) (fig. 33).
Dalla prima di distingue agevolmente per la diversa chetotassi discale elitrale, con setole presenti in tutte le interstrie (dalla 2 alla 7), mentre in praecox le setole sono presenti solo nelle interstrie 3-5-7; per il corpo con pronoto e elitre più stretti e molto meno convessi e dilatati e per le antenne più lunghe. Dalla seconda per le antenne più lunghe e per l’edeago con apice molto più lungo, incurvato e spatoliforme. Per i confronti con le altre specie del gruppo praecox vedasi la chiave analitica, la Tabella delle misure e l’iconografia riportata nel testo.
NOTE ECOLOGICHE: Tutti gli esemplari sono stati raccolti mediante vagliatura di terra alla base di Olea europaea var. sylvestris (Miller) o sotto pietre interrate in bosco rado di Quercus .
No known copyright restrictions apply. See Agosti, D., Egloff, W., 2009. Taxonomic information exchange and copyright: the Plazi approach. BMC Research Notes 2009, 2:53 for further explanation.