Hamma cupreum Durante & Susini, 2017
publication ID |
https://doi.org/ 10.4081/nhs.2017.306 |
DOI |
https://doi.org/10.5281/zenodo.12800855 |
persistent identifier |
https://treatment.plazi.org/id/7F394953-7A01-FF9F-FFE6-F002FE12B9EC |
treatment provided by |
Felipe |
scientific name |
Hamma cupreum Durante & Susini |
status |
sp. nov. |
Hamma cupreum Durante & Susini n. sp. ( Fig. 5 View Fig )
Holotypus
♀ Gabon, Parco dell’Ivindo, mag. 2009, A. Susini leg. In coll. MSNS .
Paratypi
♂ Guinea Equatoriale, Mossumu (close to Nyefang), 5-10-2015, A susini leg., in coll. MSNS .
♀ Gabon, Ngunié , Ikobey, 9-1-2014, A. Susini leg., in coll. MSNS .
♀ Gabon, Makokou / Ipassa, feb.-mar. 2011, A. Susini leg. , in coll. Susini.
Diagnosi
Questa specie non può esser confusa con nessun’altra nel genere per via della caratteristica colorazione del pronoto che presenta due triangoli rosso rame sul metopidium separati dalla carena nera. Nel lavoro di Bayendi Loudit et al. (2014), alla voce Hamma boulardi è descritto un esemplare con colorazione marrone chiaro, il quale, oltre che per la diversa disposizione delle aree colorate, si differenzia da cupreum n. sp. per il nodo caudale del processo pronotale posteriore, che in cupreum n. sp. è sottile sia in visione dorsale che laterale, mentre nell’esemplare di Bayendi Loudit et al. (2014) è di notevoli dimensioni. È stato esaminato anche il neotypus di H. nodosum Buckton, 1905 (in MNHN), il quale presenta la carena rossa e solo dei tubercoli rossi piuttosto radi e non la colorazione compatta di cupreum n. sp. L’unica specie che ha somiglianze considerevoli con cupreum n. sp. è capeneri , la quale però, presenta una colorazione del torace molto più chiara oltre che molto più estesa e lo pterostigma più corto; inoltre i corni supraumerali sono più affusolati al confronto con quelli più tozzi di cupreum n. sp., la cui spina terminale è più isolata e pronunciata.
Nelle chiavi dicotomiche in Bayendi Loudit et al. (2014), cupreum n. sp. dovrebbe essere appaiata proprio con capeneri , da cui sarebbe distinta per i caratteri appena menzionati.
Misure
Lunghezza totale femmina 4,1-4,3 mm; maschio 3,2 mm
Lunghezza del pronoto femmina 4,1-4,3 mm; maschio 3 mm
Lunghezza della tegmina femmina 3,9-4 mm; maschio 3,2 mm
Descrizione
Capo: nero, verticale, leggermente convesso, punteggiato, con una rada pelosità dorata; rapporto larghezza/altezza del vertex pari a 1,7, margine superiore leggermente inarcato, margine ventrale a forma di W, con il bordo libero (cioè: non a contatto del clipeo) lievemente ripiegato in avanti; ocelli sopra la linea centroculare; frontoclipeo ovale più alto che largo, con lobi laterali fusi e margini scarsamente evidenti; rostro bruno nerastro; antenne brune.
Torace: colore di fondo del pronoto nero, punteggiato, con una diffusa pelosità dorata, ricoperto da tubercoli con una seta dorata sulla sommità; metopidium largo il doppio dell’altezza con due triangoli color rosso rame i cui vertici superiori si prolungano all’indietro sul casco pronotale fin quasi al margine posteriore e alla base del processo posteriore; carena mediana presente, nera e tubercolata; callosità supraoculari convesse, subovali, poco distinguibili morfologicamente dal territorio circostante se non per l’assenza di tubercoli; angoli umerali prominenti e smussati con l’apice sfumato di rosso rame; corni supraumerali rivolti all’esterno, tozzi, molto tubercolati e terminanti con una robusta spina marrone, ventralmente sfumati di rosso rame per il prolungamento dell’apice esterno del triangolo rosso del metopidium.
Processo posteriore nero tranne che per i lati all’attaccatura con il casco pronotale che sono rosso rame, punteggiato e tubercolato, ben sviluppato, si origina poco sopra il margine posteriore del pronoto, l’apice posteriore giunge fino al termine dell’addome; sinuato in visione laterale; con una nodosità anteriore a doppia gibbosità ed una terminale poco appariscente sia in visione laterale che dorsale (nel maschio è ancora più sottile rispetto alla femmina); estremità caudale con vigorosa spina terminale color ambra; presenti una carena dorsale e una ventrale per tutta la sua lunghezza.
Scutello: nero, a forma di sella in visione laterale, con apice bifido, di colore ambra chiaro che sfuma lungo i margini laterali, ornato da una fila di setae dorate; base più larga dell’altezza, con due lievi ispessimenti agli angoli che portano ciascuno un ciuffo di peli color ambra chiaro.
Pleuriti e sterniti del meso- e metatorace neri con radi grumi di peluria bianco-giallastra.
Ala anteriore: di colore leggermente ambrato, circa due volte e mezza più lunga che larga, ialina, con la base punteggiata e sclerotizzata solo sui margini costale e anale di colore bruno-nerastro; margine costale ed anale ambra scuro; pterostigma semicircolare ambra scuro; venatura alare ambra chiaro. Una macchia scura trapezoidale all’angolo anale e un’ombreggiatura scura sulla vena alla estremità distale del clavus, sulla porzione terminale della seconda anale e sulla estremità prossimale della quarta e quinta cellula apicale.
Zampe: femori neri; tibie giallo ocra con i due quinti prossimali e il quinto distale bruni; tarsi giallo ocra, pretarsi bruni.
Addome: punteggiato con tergiti da bruno a nero, a volte con chiazzatura grigiastra (il paratipo di Ikobey); pleure nere; sterniti neri con sfumatura grigio-bruna lungo la fascia longitudinale mediana (assente nell’olotipo); pygofer marrone.
Derivatio nominis
La specie è detta cupreum (in latino “di rame”) per la colorazione del metopidium.
No known copyright restrictions apply. See Agosti, D., Egloff, W., 2009. Taxonomic information exchange and copyright: the Plazi approach. BMC Research Notes 2009, 2:53 for further explanation.
Kingdom |
|
Phylum |
|
Class |
|
Order |
|
Family |
|
Genus |