Fissuria varicosa, Bodon & Cianfanelli, 2022

Bodon, Marco & Cianfanelli, Simone, 2022, Nuovi idrobiidi freatobi e stigobi dell’Appennino Settentrionale in Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna (Gastropoda: Caenogastropoda: Hydrobiidae), Natural History Sciences 9 (1), pp. 17-50 : 29-32

publication ID

https://doi.org/ 10.4081/nhs.2022.547

persistent identifier

https://treatment.plazi.org/id/572B8E15-3E2D-FFD5-FFE0-3A8AFB61CCB6

treatment provided by

Felipe

scientific name

Fissuria varicosa
status

sp. nov.

Fissuria varicosa View in CoL n. sp.

Diagnosi: conchiglia molto piccola, valvatoide, a spira appena elevata, con apertura piuttosto piccola e con una gibbosità dietro al peristoma; ombelico molto ampio. Opercolo con bordo riflesso verso l’interno. Ap- parato genitale maschile con pene caratterizzato da due lobi ghiandolari, brevemente peduncolati, il basale proiettato esternamente, il distale proiettato internamente; porzione subapicale leggermente dilatata; deferente subcentrale nella porzione superiore. Apparato genitale femminile caratterizzato da due ricettacoli del seme, il prossimale subeguale al distale, e da una piccola borsa copulatrice, con canale anteriore. Radula con dente centrale munito di una cuspide basale per parte.

Conchiglia (Figg. 15 C-D, 20): molto piccola, valvatoide, cerea e trasparente se fresca, formata da 2 1/2 - 3 1/4 giri convessi, a crescita rapida. Spira appena elevata; ultimo giro molto ampio, munito di una gibbosità (varice), dietro al peristoma, convessa verso l’esterno e cava al suo interno. Suture profonde. Apertura piuttosto piccola, tondeggiante, prosoclina; peristoma continuo, un poco separato dalla parete dell’ultimo giro, poco ispessito e appena riflesso sul bordo columellare, con margine esterno non sinuoso. Ombelico molto ampio, 1/3-1/4 del diametro maggiore della conchiglia. Superficie della protoconca con microscultura malleata; su- perficie della teleoconca piuttosto liscia, solcata solo da esili strie di accrescimento.

Dimensioni ( Tab. 2): altezza della conchiglia: 0,56- 1,04 mm; diametro maggiore della conchiglia: 1,00- 1,58 mm; altezza (diametro maggiore) dell’apertura: 0,52-0,68 mm; diametro (diametro minore) dell’apertura: 0,47-0,61 mm.

Opercolo ( Fig. 21 B View Fig ): corneo, paucispirale ma con avvolgimento lento, di colore giallastro e giallo-arancio al centro, leggermente concavo, un poco ispessito, con bordo riflesso verso l’interno e con nucleo privo di strutture oper- colari. Il bordo riflesso si appoggia alla cavità formata dal- la gibbosità della conchiglia quando l’animale è retratto.

Corpo ( Fig. 21 A View Fig ): quasi totalmente depigmentato, poche tracce di pigmento nerastro sono presenti solo sulla parete del sacco viscerale. Tentacoli privi di macchie oculari.

Apparato genitale maschile ( Fig. 21 A View Fig , C-G): testicolo situato presso l’apice del sacco viscerale; vaso efferente (spermidotto) convoluto; ghiandola prostatica piccola, poco sporgente nella cavità palleale; il sottile vaso deferente prende origine dalla parte anteriore della ghiandola prostatica e, dopo un breve tratto, traversa la parete del corpo per proseguire nel pene. Pene voluminoso, molto allungato, ripiegato su sé stesso, collocato all’interno della cavità palleale, con la base un po’ corrugata, leggermente dilatato subdistalmente e con un tratto apicale allungato, subcilindrico e brevemente appuntito. Due lobi laterali, brevemente peduncolati, squadrati e di aspetto ghiandolare, sono presente sulla parte inferiore e superiore del pene, il primo sul fianco destro, proiettato esternamente, il secondo sul fianco sini- stro, proiettato verso l’interno. La porzione del deferente (dotto peniale) interna al pene è sinuosa alla base, quindi rettilinea e subcentrale sulla parte superiore del pene.

Apparato genitale femminile ( Fig. 21 View Fig H-K): ovario situato presso l’apice del sacco viscerale, seguito da un sottile ovidotto gonadale. Ovidotto renale ingrossato, ripiegato a breve ansa (“loop”) dopo l’inserzione del canale gono-pericardico, provvisto di due ricettacoli del seme e di una borsa copulatrice. Ricettacolo prossimale (RS2) piccolo, tondeggiante o appena allungato, situato al termine del “loop”; ricettacolo distale (RS1) simile in forma e dimensioni o appena più grande, situato presso la base del canale della borsa copulatrice. Borsa copulatrice piccola, ovale, o tondeggiante, munita di un canale abbastanza lungo, che prende origine dall’ovidotto in prossimità del ricettacolo distale e termina sulla parete anteriore (distale), della borsa. Ovidotto palleale formato dalla ghiandola dell’albume e dalla ghiandola della capsula; quest’ultima, ventralmente percorsa dal canale spermatico, si apre con un piccolo gonoporo situato in posizione arretrata rispetto al bordo palleale.

Radula ( Fig. 22 View Fig ): tenioglossa, formata da molte file di sette denti, ciascuna con formula: C = 5 + 1 + 5 / 1 + 1; L = 4-5 + 1 + 5; M1 = 17-18; M2 = 13-14.

Dente centrale trapezoidale, con lunghe ali laterali e una proiezione basale a forma di cuneo. Margine anteriore a V, con bordo munito di 11 lunghi dentelli, il centrale più sviluppato dei laterali. Dove le ali laterali si dipartono dal corpo del dente è presente una robusta cuspide basale per parte. Denti laterali a forma di rastrello, con apice munito di 9-11 lunghi dentelli, il centrale più sviluppato dei laterali. Denti marginali interni a forma di rastrello, con ala laterale allungata e apice munito di 17-18 lunghi dentelli lungo il margine anteriore. Denti marginali esterni con ala laterale allungata, ma con apice a cucchiaio, provvisto di una serie di 13-14 dentelli lungo il margine antero-posteriore.

Stomaco e intestino ( Fig. 21 G, H View Fig ). Stomaco privo di cieco posteriore. Intestino munito di due anse, la prima affiancata al sacco dello stilo, la seconda, abbastan- za lunga, a forma di S e ben appressata nel primo tratto, sulla parete palleale. Porzione rettale lunga e piuttosto rettilinea; ano situato in prossimità del bordo palleale.

Osfradio e ctenidio ( Fig. 21 G, H View Fig ). Osfradio ovale, allungato. Ctenidio formato da 9-12 lamelle branchiali. Ghiandola ipobranchiale non evidente.

Località tipica. Risorgive nell’alveo del Torrente Borbera, 1 km ca. a monte di Vignole Borbera, al centro dell’alveoeinrivasinistra(VignoleBorbera,Alessandria).

Materiale tipico. Olotipo: conchiglia raccolta nella località tipica, M. Bodon leg. 09/06/1991 (coll. MZUF GC/46036 ) .

Paratipi: tutto il restante materiale conservato, proveniente dalle posature e risorgive nei bacini del Torrente Scrivia e altri affluenti di destra idrografica del Fiume Po, raccolto nelle stazioni riportate in Appendice.

Origine del nome. La nuova specie prende il nome dalla particolare varice che caratterizza la conchiglia in prossimità dell’apertura.

Habitat. Esemplari viventi di questa specie sono stati raccolti solo nelle risorgive lungo il greto di corsi d’acqua, nell’ambiente interstiziale, alimentato dalla falda freatica che scorre ad una certa profondità. Non sono mai stati reperiti, invece, nell’ambiente iporreico, in prossimità delle acque superficiali del fiume.

Distribuzione geografica (Figg. 5-7). La specie è diffusa nella parte bassa del bacino del Torrente Scrivia, soprattutto nel reticolo idrografico degli affluenti Torren- te Borbera e Torrente Spinti, nell’Appennino piemontese orientale, in provincia di Alessandria. Inoltre è presente in aree discoste in Emilia-Romagna, in provincia di Piacenza e Parma, e precisamente nel Torrente Nure, nel Torrente Arda e nel Torrente Stirone .

V

Royal British Columbia Museum - Herbarium

MZUF

Museo Zoologico La Specola, Universita di Firenze

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