Avenionia sp. 1

Bodon, Marco & Cianfanelli, Simone, 2022, Nuovi idrobiidi freatobi e stigobi dell’Appennino Settentrionale in Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna (Gastropoda: Caenogastropoda: Hydrobiidae), Natural History Sciences 9 (1), pp. 17-50 : 21-23

publication ID

https://doi.org/ 10.4081/nhs.2022.547

persistent identifier

https://treatment.plazi.org/id/572B8E15-3E25-FFDD-FCAE-3C64FE0BCCEB

treatment provided by

Felipe

scientific name

Avenionia sp. 1
status

 

Avenionia sp. 1 , Pezzoli, 1988: 33.

Avenionia sp. 1 , Bodon et al., 1995: 27, 55.

Avenionia sp. 1 , Pezzoli, 1996b: 113.

Avenionia sp. 1 , Bodon et al., 2005: CD-ROM.

Avenionia sp. 1 , Bodon et al., 2007: CD-ROM.

Alzoniella sp. (= Avenionia sp. 1 ), Cianfanelli & Bodon, 2017: 94.

Alzoniella sp. 1 , Cianfanelli et al., 2019: 32.

Diagnosi: conchiglia molto piccola, cilindro-conica con spira breve, giri convessi e suture mediamente profonde; apertura non molto ampia, distaccata dall’ultimo giro; peristoma poco riflesso e non sinuoso superiormen- te sul margine esterno della conchiglia. Superficie della protoconca con microscultura malleata. Apparato genitale maschile con pene munito generalmente di due lobi ghiandolari sessili. Apparato genitale femminile con due ricettacoli del seme, privo di borsa copulatrice. Radula con dente centrale munito di una cuspide basale per parte.

Conchiglia (Figg. 2 C-D, 8, 9 A, C, E, 13 A, C): molto piccola, cilindro-conica con apice un po’ acuto, cerea e trasparente se fresca, formata da 3 - 4 giri convessi, rapidamente crescenti; ultimo giro ben sviluppato in altezza, pari a 3/4 dell’altezza della conchiglia, con la porzione terminale discendente e distaccata dall’ultimo anfratto. Suture mediamente profonde. Apertura non molto ampia, ovale, ortoclina o leggermente prosoclina; peristoma solitamente ben separato dall’ultimo giro, continuo, poco riflesso, leggermente ispessito sul margine columellare e non sinuoso superiormente in corrispondenza del margine esterno. Superficie della protoconca con microscultura malleata; superficie della teleoconca finemente malleata e provvista di irregolari strie di accrescimento.

Dimensioni ( Tab. 1): altezza della conchiglia: 0,90- 1,71 mm; diametro della conchiglia: 0,57-1,01 mm; altezza (diametro maggiore) dell’apertura: 0,41-0,70 mm; diametro (diametro minore) dell’apertura: 0,32-0,55 mm.

Opercolo (Figg. 9 A, 10 C): corneo, paucispirale, di colore giallastro, piano, ben ispessito, con nucleo privo di strutture opercolari.

Corpo (Figg. 9 A, C, E, 10 A-B): quasi totalmente depigmentato, poche tracce di pigmento nerastro sono presenti solo sulla parete del sacco viscerale. Tentacoli privi di macchie oculari.

Apparato genitale maschile ( Fig. 10 A, D View Fig , G-H,): testicolo situato presso l’apice del sacco viscerale; vaso efferente (spermidotto) convoluto e un poco ingrossato; ghiandola prostatica piuttosto piccola, poco o moderatamente sporgente nella cavità palleale; il sottile vaso deferente prende origine dalla parte anteriore della ghiandola prostatica e, dopo un breve tratto, traversa la parete del corpo per proseguire nel pene. Pene voluminoso, allungato, ripiegato su sé stesso, collocato all’interno della cavità palleale, con la base un po’ corrugata e un tratto apicale breve, appuntito. Un lobo laterale piuttosto piccolo, squadrato o arrotondato, sessile e di aspetto ghiandolare, è presente nella metà distale del pene, sul fianco sinistro. Un secondo lobo arrotondato, anch’esso sessile e di aspetto ghiandolare, è quasi sempre presente al centro o nella porzione basale del pene, superiormente o sporgente sul fianco destro. La porzione del deferente (dotto peniale) interna al pene è sinuosa alla base, quindi rettilinea e prossima al lato destro.

Apparato genitale femminile ( Fig. 10 B, F View Fig , I-J): ovario situato presso l’apice del sacco viscerale, seguito da un sottile ovidotto gonadale. Ovidotto renale ingrossato, ripiegato a breve ansa (“loop”) dopo l’inserzione del canale gono-pericardico, provvisto di due ricettacoli del seme e privo di borsa copulatrice. Ricettacolo prossimale (RS2) piccolo, tondeggiante, situato al termine del “loop”; ricettacolo distale (RS1) tondeggiante o un poco allungato, situato a breve distanza dal prossimale. Ovidotto palleale formato dalla ghiandola dell’albume e dalla ghiandola della capsula; quest’ultima, ventralmente percorsa dal canale spermatico, si apre con un piccolo gonoporo situato in posizione arretrata rispetto al bordo palleale.

Radula ( Fig. 11 View Fig ): tenioglossa, formata da molte file di sette denti, ciascuna con formula:

C = 5-7 + 1 + 5-7 / 1 + 1; L = 5-7 + 1 + 5-7; M1 = 24- 28; M2 = 18-20 ca.

Dente centrale trapezoidale, con lunghe ali laterali e una proiezione basale a forma di cuneo. Margine anteriore a V, con bordo munito di 11-15 lunghi dentelli, il centrale un poco più sviluppato dei laterali. Dove le ali laterali si dipartono dal corpo del dente è presente una robusta cuspide basale per parte. Denti laterali a forma di rastrello, con apice munito di 12-15 lunghi dentelli, il centrale più sviluppato dei laterali. Denti marginali interni a forma di rastrello, con ala laterale allungata e apice munito di 24-28 lunghi dentelli lungo il margine anteriore. Denti marginali esterni con ala laterale allungata, ma con apice a cucchiaio, provvisto di una serie di ca. 18-20 dentelli lungo il margine antero-posteriore.

Stomaco e intestino ( Fig. 10 View Fig D-E, I). Stomaco privo di cieco posteriore. Intestino munito di due anse, la prima affiancata al sacco dello stilo, la seconda, piuttosto lunga, sulla parete palleale, a forma di S ben appressata o un poco divaricata nel tratto terminale. Porzione rettale lunga e rettilinea; ano situato in prossimità del bordo palleale.

Osfradio e ctenidio ( Fig. 10 View Fig D-E, I). Osfradio ovale o reniforme, breve o mediamente allungato. Ctenidio assente. Ghiandola ipobranchiale non evidente.

Località tipica. Sorgente I Buxi, scaturigine principale sulla riva destra del Rio d’Iso a monte di Isoverde, convogliata in una canalizzazione sotterranea (Campomorone, Genova, Liguria) .

Materiale tipico. Olotipo: conchiglia raccolta nella località tipica, M. Bodon leg. 08/11/1998 (coll. MZUF GC/59133 ) .

Paratipi: tutto il restante materiale conservato, proveniente dalle posature dei corsi d’acqua, sorgenti, risorgive o cavità carsiche, nell’alta valle del Torrente Scrivia e del Torrente Polcevera e affluenti, raccolto nelle stazioni ri- portate in Appendice.

Origine del nome. La nuova specie prende il nome dalla valle del Rio d’Iso, dove è stata designata la località tipica e dove si trovano cospicue popolazioni di questa specie.

Habitat. In Valle Scrivia, i rari esemplari viventi di Alzoniella isoensis n. sp. sono stati raccolti solo nella falda freatica del subalveo del Torrente Scrivia, ad una certa profondità, mentre nelle risorgive lungo il greto di questo corso d’acqua sono state trovate solo poche conchiglie. In Val Polcevera, la specie è stata invece raccolta in cavità carsiche e in sorgenti che si aprono su calcari dolomitici, argilloscisti o flysch.

Distribuzione geografica (Figg. 5-7). Nel versante padano la specie è stata trovata lungo l’alto corso del Torrente Scrivia, tra Montoggio e Vocemola, nell’Appennino Ligure dalla provincia di Genova, in Liguria, fino al con- fine con la provincia di Alessandria, in Piemonte. Solo ec- cezionalmente è stata raccolta nel primo tratto piemontese del Torrente Scrivia (con sole conchiglie in posature), ed è quindi allopatrica rispetto ad A. borberensis n. sp., che colonizza invece il basso tratto del torrente, in Piemonte. Nel versante tirrenico la specie è invece localizzata in Val Polcevera, sia nella bassa valle che nei tratti superiori delle sue principali vallate come quelle del Torrente Verde e Rio d’Iso , Torrente Riccò e Torrente Secca. La specie risulta quindi localizzata nell’Appennino Ligure centrale, su un areale esteso per ca. 80 kmq .

V

Royal British Columbia Museum - Herbarium

MZUF

Museo Zoologico La Specola, Universita di Firenze

Darwin Core Archive (for parent article) View in SIBiLS Plain XML RDF