Camponotus foraminosus Forel

Emery, C., 1886, Alcune formiche africane., Bollettino della Societa Entomologica Italiana 18, pp. 355-366 : 358

5. Camponotus foraminosus Forel .

C. niveosetosus Emery Ann. Mus. Civ. Genova Vol. IX., p. 364. Magretti ibid Ser. 2. Vol. I. p. 537.

Gli esemplari raccolti da Beccari in Abissinia furono da me determinati falsamente pel niveosetosus Mayr .; mi sono accorto dell'errore' ricevendo dal Capo di Buona Speranza, il vero niveosetosus . Eguale errore fu commesso dall'Andre nel determinare le formiche trovate nel Sudan dal Magretti come risulta da un esemplare comunicatomi dall'egregio collettore. Gli esemplari di Beccari e quelli di Magretti sono conformi alla descrizione del C. foraminosus Forel , so non che hanno gli scapi interamente rossi. Le setole del corpo sono di un bianco gialliccio, carattere non menzionato nella descrizione di Forel che non parla del colore dei peli eretti. Il sig. Forel mi scrive che tale e pure il colore delle setole nell'esemplare originale della collezione Saussure, proveniente dal Capo Verde.

Le specie G. niveosetosus Mayr ., ursus , foraminosus e Grandidieri Forel chrysurus e erinaceus Gerst. (1) costituiscono un gruppo naturale al quale si connettono pure il C. fulvopilosus De Geer , e il nuovo C. detritus . Questo gruppo esclusivamente africano, che potrebbe chiamarsi dei Camponoti paleati, e caratterizzato da un genere particolare di setole ritte, di colore fulvo o bianchiccio, grosse, non assottigliate, anzi ingrossate all'apice. Nei C. fulvopilosus e detritus , la pubescenza dell' addome e tutta composta di setole fulve, quasi simili a quelle che, ritte in mezzo ad esse, rappresentano le serie trasverse delle altro specie. Anche il C. Berthoudi Forel appartiene forse come forma atterrante al medesimo gruppo.